Prendersi cura dei pulcini è una attività appagante nonché cruciale per assicurarsi la buona riuscita del pollaio.
I pulcini sono creature molto delicate, che purtroppo non hanno sempre a disposizione i mezzi per sopravvivere, compresa la giusta alimentazione in grado di farli crescere sani e robusti.
Pulcini appena nati: cosa fare
I pulcini appena nati hanno bisogno di ricevere il calore per sopravvivere e il giusto nutrimento per crescere vigorosamente.
Dopo la nascita, devono essere messi in incubatrice per 36/48 ore per dare loro il giusto calore necessario per sopravvivere. I piccoli avicoli infatti imparano a gestire la propria temperatura corporea dopo 4 / 5 giorni dalla schiusa, per cui i primi giorni di vita sono cruciali per la loro sopravvivenza.
Come riscaldare i pulcini appena nati
Dopo la schiusa delle uova, per prendersi cura dei pulcini appena venuti al mondo, ci si serve di una chioccia artificiale (chioccia termica), una piastra riscaldante che serve a scaldare i pulcini al posto di una chioccia vera. In questo modo i piccoli possono ricevere il calore e il supporto che potrebbero ricevere sotto una vera gallina. La piastra riscaldante non produce luce propria, a differenza di quanto fa la lampada a infrarossi, e il pulcino cresce in modo più adeguato, seguendo i ritmi normali di luce del giorno e della notte.
In genere i pulcini sono capaci di mangiare da soli ma è possibile che sia necessario bagnare il loro becco e avvicinarli alla mangiatoia per farli bere.
I pulcini appena nati mangiano da soli?
In genere i pulcini sono capaci di mangiare da soli ma è possibile che sia necessario bagnare il loro becco e avvicinarli alla mangiatoia per farli bere.
Quanto possono stare i pulcini appena nati senza mangiare?
Non spaventarti se non vedi mangiare i pulcini una volta usciti dal guscio: all’interno dell’uovo erano ben nutriti, perciò possono sopravvivere anche senza cibarsi immediatamente: per le prime 48 ore i piccoli continueranno a beneficiare del nutrimento dal tuorlo dell’uovo.
I pulcini vengono considerati neonati fino a quando hanno bisogno di ricevere le emanazioni della lampada a infrarossi: a quel punto occorre continuare a fornire nutrimento fino a quando non raggiungono lo sviluppo sessuale, intorno ai 5 mesi di vita. Raggiunto il quarto mese di vita le proteine necessarie raggiungono il 20% del fabbisogno nutritivo complessivo. Una volta abbastanza grandi possono avventurarsi all’aperto e mettersi alla prova con la ricerca spontanea di cibo come vermi, insetti ed erba. A partire dal quinto mese possono integrare la loro alimentazione piccole quantità di pane, formaggio, verdura, frutta, avendo cura di evitare di fornire loro cibi meno digeribili quali agrumi, bucce di patate, fagioli secchi, foglie di rabarbaro, cipolle.
Cosa mangiano i pulcini appena nati?
L’alimentazione dei piccoli avicoli deve contemplare bilanciate quantità di minerali, vitamine, proteine e carboidrati. Non sempre quindi l’alimentazione brada a cui ricorrono si rivela adeguata a sostenerli da un punto di vista del corretto nutrimento.
A questo scopo possiamo servirci delle indicazioni riportate nelle confezioni oppure rivolgerci a un esperto per mettere a punto la composizione giusta. In commercio infatti ci sono molte tipologie di mangime per razze di galline che tengono conto delle specifiche di ogni categoria di galline a cui sono rivolti (es. ornamentali, ovaiole…) in modo da venire incontro al tipo di sviluppo indicato.
Una alimentazione per i pulcini molto nutriente può consistere in un insieme di granaglie fini e farine a base di: farina di estrazione di soia, soia integrale tostata, germe di granoturco, crusca di grano tenero, vitamine di sali integrali, fosfato bicalcico, farine di miglio e di legumi, pannello di germe di granoturco.
Acqua e cibo comunque non devono mai mancare nelle mangiatoie (i liquidi consumati sono il doppio rispetto al mangime).
I pulcini appena nati si nutrono di granaglie, farine, mangimi, miscelati secondo le opportune proporzioni, per trarre il nutrimento di cui hanno bisogno. Il mangime deve essere sempre asciutto: se dovesse bagnarsi, per esempio a causa della pioggia, occorre disfarsene, perché fornirlo ai pulcini in quelle condizioni significa esporli al rischio di malattie.
Per questa ragione l’alimentazione allo stato brado può risultare inappropriata a offrire loro il giusto nutrimento. Risulta più vantaggioso servirsi di mangimi industriali arricchiti di vitamine, sali minerali e integratori per renderli più nutrienti, senza esagerare nelle proporzioni.
Il lato negativo di questa scelta consiste nel fatto che a volte i prodotti industriali tendono a incentivare troppo la crescita dei polli, per cui si può scegliere di mescolarli con farine, frumento, legumi, mais. Per evitare di commettere errori, meglio attenersi alle indicazioni dei produttori in fatto di conservazione dei prodotti.
Quale mangime per i pulcini appena nati?
Un’idea consiste nel fornire ai pulcini il mangime normalmente servito agli adulti assieme a granaglie frammentate (miglio, mais, frumento ecc.). Una dieta fortemente nutriente potrebbe comprendere una base di mangime comune, integrata con cibo aggiuntivo (orientativamente il 10% del totale) a base di pesce, pane, frutta, pomodori, verdura, carne. I prodotti a base di carne dovrebbero essere cotti per scongiurare il rischio di infezioni.
Meglio anche assicurarsi di fornire quotidianamente abbastanza acqua fresca ai nostri piccoli amici pennuti.
Esistono dei mangimi contenenti coccidiostatico che aiutano a contrastare l’insorgenza di patologie legate a coccidi nell’intestino. I pulcini infatti in questa fase della loro vita non sono ancora in grado di difendersi efficacemente dalle infezioni (siccome i coccidi possono essere ingeriti quando i giovani avicoli passano dal nido alla terra). Il mangime con coccidiostatico purtroppo non apporta una difesa assoluta contro questi parassiti: in alternativa è possibile vaccinare i pulcini e fornire loro mangime ordinario.
Devi avere inoltre una mangiatoia abbastanza grande da ospitare l’intero pastone facendolo rimanere alla portata dei pulcini, con una base tale che permetta ai piccoli di raggiungerla. Anche l’abbeveratoio chiaramente non deve essere tanto grande da rischiare di farli affogare mentre bevono.
Alimentazione dei pulcini cresciuti
Quando i pulcini superano il primo mese di età ed entrano nel terzo mese di vita sono abbastanza grandi da potere essere definiti pollastri e pollastre, e possono essere nutriti con mangime contenente il 19% di proteine, ovvero un quantitativo minore rispetto alla varietà del primo periodo e maggiore rispetto a quella destinata ai polli adulti.
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